Annibale De Lotto (1877 - 1932)

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Annibale De Lotto (San Vito di Cadore 1877 - Venezia 1932) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Nato a San Vito di Cadore nel 1877, ricevette le prime lezioni d'arte da suo padre Egisto, scultore; quindi compì la sua formazione artistica a Venezia, allievo di Antonio Dal Zotto all'Accademia veneziana di Belle Arti. Trasse ispirazione per le sue opere meno impegnative ma più spontanee dal mare Adriatico, di cui egli era innamorato, raccontando piccoli e gustosi avvenimenti connessi con la vita del mare e ritraendo nel bronzo le fatiche di pescatorelli oigesti della loro vita riflettenti le sfumature della cronaca quotidiana, come nel delizioso bronzo Il granchio, ora alla Galleria d'arte moderna di Milano, o nel bronzo "Acque pure", che dovrebbe essere nella Galleria nazionale d'arte moderna in Roma, e che rappresenta un pescatorello ignudo disteso bocconi su di un masso con le braccia protese verso l'acqua sottostante, che raccoglie nella mano quasi a saggiarne la freschezza e la purezza. I De Lotto partecipò con assiduità alle Esposizioni d'arte ed in particolare alle Biennali di Venezia: nel 1903 fu presente alla quinta Biennale col gesso "Pure linfe", che fu poi fuso in bronzo; nel 1905 alla sesta Biennale egli espose il gesso "Vortice" e la statuetta in bronzo "Incidente": nel 1909 fu presente all'ottava Biennale con un gesso di deliziosa fattura "Pudicizia", raffigurante una giovinetta ignuda giacente, nell'atto di coprire il più possibile le bellezze del suo corpo; nel 1912 partecipò alla decima Biennale con l'opera "Post voluptatem"; nel 1924 espose alla quattordicesima Biennale il suo bel marmo "Lo scaricatore". Annibale De Lotto eseguì molti monumenti ai Caduti: ad Asiago, a Conegliano, a Feltre, a Calalzo di Cadore; ha anche realizzato nella città di Belluno il "Monumento agli Alpini". A Venezia nei giardini pubblici di Viale Trieste egli ha eretto nell'anno 1912 il monumento al famoso poeta e letterato Giosuè Carducci, di simpatica ed originale ideazione. Egli è morto il 21 novembre 1932 in Venezia.

FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario

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